ESCLUSIVA - Luigi Dipasquale: "Un onore vestire la maglia dell'Audace"

Pochi giorni fa ha compiuto 34 anni, di cui quasi venti di carriera calcistica. Ha vestito casacche importanti come quelle di Perugia, Cittadella, Gallipoli, ma soprattutto quella del Brescia in serie A. Ora però, Luigi Dipasquale ha deciso che le sue qualità e la sua esperienza, vanno messe al servizio della squadra della sua città: l'Audace Cerignola.
Noi di IamCalcio Foggia lo abbiamo contattato per sapere di più su questa scelta, e per farci raccontare qualche aneddoto della sua importante carriera.
Ciao Luigi. Innanzitutto grazie per averci concesso questa intervista. Iniziamo subito col domandarti: che effetto fa arrivare in Prima categoria nella squadra della tua città, dopo una carriera che ti ha visto protagonista in serie ben più importanti?
Fa un effetto bellissimo. Arrivare a giocare nella squadra della tua città, non ti può far altro che onore, oltre che piacere. Qui c'è un grande progetto, un gruppo bellissimo e dei tifosi stupendi. Come sono arrivato, mi hanno affidato la fascia da capitano. Penso che cosa più bella non si possa ricevere.
Hai qualche rammarico per la tua carriera?
Beh sì, il rammarico più grande sono stati gli infortuni. Ho subito tre operazioni importanti dopo la rottura del legamento crociato del ginocchio sinistro avvenuta per ben due volte, e questo non mi ha permesso di mostrare tutte le mie qualità, soprattutto in serie A con il Brescia. Arrivai dal Gallipoli, che militava in Eccellenza, dove avevo siglato 30 reti in una stagione. La società puntava molto su di me, soprattutto il mister De Biasi che non volle mandarmi in prestito quell'anno perché credeva nelle mie potenzialità. Arrivai a siglare anche un gol in serie A: era un Brescia-Fiorentina, 15 gennaio del 2005, al gol di Miccoli risposi io e la partita finì 1-1. Una gioia incontenibile.
Il giocatore più forte con cui hai giocato?
Ce ne sono tanti, ma penso che calciatori importanti come Luigi Di Biagio e Matias Almeyda difficilmente li dimentichi. A livello umano, delle persone squisite. Mi volevano bene come un fratello. Poi da avversario, ho affrontato fenomeni come Kakà, Del Piero, Totti, Shevchenko. Momenti indimenticabili.
La stagione e l'aneddoto più importante della tua carriera?
Di stagioni ne ho vissute molte importanti: basti pensare a quella di Gallipoli, che ha permesso di mettermi in mostra e di arrivare a Brescia, altra stagione che, nonostante gli infortuni, non dimenticherò mai. Ma anche Perugia, Cittadella... Sono stato trattato benissimo ovunque. Di aneddoti ce ne sono due: l'esordio in serie A contro il Lecce al "Via del Mare", e il gol alla Fiorentina. Abbastanza scontati, ma penso che per tutti sia così.
Ora passiamo alla tua attuale squadra, l'Audace Cerignola. Quali sono le ambizioni della squadra nel presente e nel futuro?
Questa è una grandissima società. C'è un progetto serio ed importante alla base, grazie alla famiglia Amoruso che crede molto in questi colori e spera di portare la squadra in pochi anni in categorie importanti come la serie D e, perché no, anche la Lega Pro. Appena mi è arrivata la chiamata, non c'ho pensato due volte ad accettare. La società mi ha dato subito carta bianca e mi ha affidato la fascia da capitano. Sono venuto per apportare esperienza alla squadra ed ai ragazzi più giovani. Qui c'è un grande gruppo, voglioso di fare bene.
Nell'ultima gara hai subito un infortunio. Nulla di grave?
No è solo un leggero stiramento alla coscia sinistra che mi terrà bloccato per i prossimi 10 giorni. La gara contro il San Marco la salterò sicuramente. Spero di rientrare in casa contro il Tre Torri.
Vuoi lasciare un messaggio ai tifosi dell'Audace? E magari promettere qualcosa, visto il tuo bottino che attualmente dice 8 gol in quattro partite.
Volevo innanzitutto ringraziarli per la stima che mostrano nei miei confronti. Sono fantastici. Spero che siano sempre vicini alla squadra come già stanno facendo. Quando giochiamo, lo stadio arriva anche a 2000 spettatori, e questo sta a significare quanto tengono a questi colori. Sì, io sono in forma, la squadra ha collezionato subito tre vittorie in altrettante partite. Penso che sia chiaro che l'obiettivo stagionale è raggiungere la promozione al più presto. Ce la metteremo tutta, e con l'apporto dei tifosi, sono sicuro che ci riusciremo.
Grazie Luigi, è stato un piacere chiacchierare con te.
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